VENEZIA RACCONTATA DA UN ARTISTA TURCO 2- TURK RESSAMIN YORUMUYLA VENEDIK
TRT ekranlarinin basarili ismi Cagatay Gokmen sadece guzel sesi ve haber yorumu ile degil, ayni zamanda ressam kimligi ve yaraticiligi ile de dikkat cekiyor. Cagatay Gokmen’in eserleri 20 Mart persembe gunu Ankara Italyan Kultur Merkezi’nde acilacak resim sergisinde sanat severler ile bulusacak. Cagatay Gokmen sanatci kimligiyle de hem Turkiye’de hem de yurt disinda buyuk begeni topluyor. Ankara Italyan Kultur Merkezi Muduru Gianluca Biscardi Gokmen’i ve sergiyi su sozlerle tanimladi: “Ressam Çağatay Gökmen, Ankara’da 2007 yılında açtığı Venedik temalı sergisinin ardından, Venedik şehrine olan tutkusuna yeni bir sergiyle geri dönüyor. Türkiye’nin yanısıra Fransa, İtalya ve Bulgaristan’da da sergileri açılan sanatçı, bu lagün şehrine olan sevgisi ve tutkusunu ortaya çıkaran sıcak , eserlerinde Venedik’i kendi gözünden yansıtıyor. Tablolarında yer alan kapı temasının ifade ettiği kavram, tam da Venedik’in Doğu ile Batı arasında bir geçiş ve buluşma noktası olma olgusuyla örtüşüyor. Çağatay Gökmen, İtalyan ve Türk toplumları arasındaki köklü dostluk adına, kültürler arasındaki bu kapıyı açık tutmaya katkıda buluyor. “
Cagatay Gokmen non cattura attenzione del pubblico solo grazie alla sua bella voce e la sua perizia nel raccontare i fatti mentre presenta il tg tutti giorni ma anche con il suo lato artistico che esprime da pittore. Gokmen negli ultimi anni ha avuto tanto successo con le mostre d’arte sia in Europa che in Turchia. Ecco come la pensa il Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Ankara Gianluca Biscardi: “Il pittore Çağatay Gökmen torna alla sua passione per la città di Venezia con un’altra mostra di opere a tema veneziano dopo quella organizzata nel 2007 Ankara. Çağatay, dopo aver esposto le sue opere in patria e anche in Francia, in Italia e in Bulgaria, propone la sua visione di Venezia nei suoi quadri dai colori caldi e pastosi facendo trasparire l’amore e la passione per la città lagunare. Il tema della porta, espresso nei dipinti esposti, esprime un concetto che si collega perfettamente all’idea di Venezia come punto di passaggio e di incontro tra Oriente e Occidente. Una porta tra le culture che Çağatay contribuisce a tenere aperta nel nome di un’antica amicizia tra i popoli d’Italia e di Turchia.”
VENEZIA RACCONTATA DA UN ARTISTA TURCO-VENEDIK’I TURK SANATCININ ESERLERIYLE TANIYACAKSINIZ 1
Se siete in Turchia da 20 marzo 2014 potrete ammirare Venezia tramite le opere dell’artista Cagatay Gokmen. Gokmen è un pittore che con le sue opere comincia a far parlare di sé anche all’estero. Gokmen riesce a mescolare le sue due identità; quella di giornalista e artista. Gokmen è uno dei più importanti anchorman della TV nazionle TRT. Ecco la mostra di Gokmen spiegata dall‘Ambasciatore d’Italia ad Ankara Gianpaolo Scarante. Venedik’i tanimak ve Venedik’in guzelliklerini kesfetmek isterseniz hepiniz son yillarda adini sanatci kimligi ile yurt disinda da duyurmaya baslamis olan, yetenegini kultur ve gazeteci-arastirmaci kisiligiyle birlestirmeyi basarmis TRT Spikeri ve ressam Cagatay Gokmen’in 20 Mart 2014 tarihinde acilacak resim sergisine davetlisiniz. Italya’nin Ankara Buyukelcisi Gianpaolo Scarante sanatci Gokmen’in yeni sergisini su sozlerle yorumladi: “Sono molto lieto di vedere realizzata, per la seconda volta, una mostra di pittura di Cagatay Gokmen all‘Istituto Italiano di Cultura di Ankara, dopo la prima esposizione del 2007. In quanto veneziano, mi sento particolarmente legato al tema di questi dipinti, “Venezia e le sue porte”, che trovo di grande interesse per il suo significato simbolico. A differenza di tante città antiche, Venezia non è mai stata cinta da mura. È, anzi, la città aperta per definizione, offerta all’acqua e protesa nel Mediterraneo. Venezia è essa stessa una porta: la porta aperta dell’Italia su questo nostro splendido mare. Ed è stato attraverso questa porta che Italia e Turchia sono venute in contatto, si sono conosciute ed è nata la forte amicizia che ancora oggi lega i nostri due popoli. Cagatay Gokmen è un caro amico dell’Italia ed un artista che ha saputo raccontare molto bene il nostro Paese. A lui ed agli organizzatori della mostra va il mio sentito ringraziamento per averci regalato un coloratissimo viaggio alla scoperta di Venezia. Sono molto lieto di vedere realizzata, per la seconda volta, una mostra di pittura di Cagatay Gokmen all’Istituto Italiano di Cultura di Ankara, dopo la prima esposizione del 2007. In quanto veneziano, mi sento particolarmente legato al tema di questi dipinti, “Venezia e le sue porte”, che trovo di grande interesse per il suo significato simbolico. A differenza di tante città antiche, Venezia non è mai stata cinta da mura. È, anzi, la città aperta per definizione, offerta all’acqua e protesa nel Mediterraneo. Venezia è essa stessa una porta: la porta aperta dell’Italia su questo nostro splendido mare. Ed è stato attraverso questa porta che Italia e Turchia sono venute in contatto, si sono conosciute ed è nata la forte amicizia che ancora oggi lega i nostri due popoli. Cagatay Gokmen è un caro amico dell’Italia ed un artista che ha saputo raccontare molto bene il nostro Paese. A lui ed agli organizzatori della mostra va il mio sentito ringraziamento per averci regalato un coloratissimo viaggio alla scoperta di Venezia.
2007 yılında ilki düzenlenen Çağatay Gökmen’in resim sergisinin, ikinci kez Ankara İtalyan Kültür Merkezi’nde gerçekleştirilmesinden dolayı çok memnun olduğumu ifade ederim. Bir Venedikli olarak, sembolik anlamı açısından da önemli bulduğum ‘Venedik ve kapıları’ temalı bu resimlere karşı büyük bir ilgi duyduğumu belirtmek isterim. Tarihi birçok şehrin aksine, Venedik hiçbir zaman surlarla çevrilmemiştir. Bilakis, Venedik’i özel kılan, suyla nefes alıp vermesi ve Akdenize uzanan açık bir şehir olmasıdır. Venedik, başlı başına bir kapıdır; muhteşem denizimizin üzerinde yer alan İtalya’nın açık kapısıdır adeta. Ve bu kapı vasıtasıyla İtalya ile Türkiye arasındaki bağlantılar kurulmuş, böylelikle her iki ülke birbirini tanımış ve iki toplumu halen birbirine bağlayan güçlü dostluğun temelleri de burada atılmıstır. İtalya’nın değerli dostu olan Çağatay Gökmen, ülkemizi en iyi şekilde anlatan bir sanatçıdır. Kendisine ve serginin organizasyonunda emeği geçen herkese Venedik’i keşfetmeye yönelik bu renkli yolculuğu bizlere yaşattıkları için teşekkürlerimi sunarım.”
Buone Vacanze-İyi tatiller
Ringrazio tutti voi che mi leggete da ogni parte d’Italia che ho imparato tantissimi nomi di provincia che prometto pubblichero’ tutto, ironia della sorte sono al mare per le vacanze ma il primo giorno ho preso troppo sole e ho perso la coscienza per un po’ e ancora non riesco a muovermi!!!! Non ridete e state attenti potrebbe capitare anche a voi e credetemi fare due passi in casa e’ un’impresa. Mi riprendero’ e ci ritroveremo. Vi saluto con affetto e ci rivedremo qui dopo Ferragosto!
Hepinize iyi bayramlar diliyorum, siteye kısa bir ara vermek durumundayım, bunun sebebi öncelikle beni güneş çarpmış olması, sakın gülmeyin ve de çok dikkat edin! Biz Türkler atasözlerinin değerini iyi biliriz, gülme komşuna gelir başına inanın üç gündür kendimde değilim yeni yeni hareket edebiliyorum. Ağustos’un ikinci yarısında tekrar www.selin-news.it adresinde buluşacağız, bu arada daha önce yazmış olduğum yazılara yeniden göz atmayı deneyebilirsiniz! İyi tatiller, sevgiler!
La (finta) democrazia della rete
TRATTO DA ILGIORNALE.IT DEL 07 GIUGNO 2013 blog di Davide Erba
Voler far credere che attraverso internet si possa permettere alle persone di esercitare la democrazia è una balla ed una bufala colossale. Almeno un 30% della popolazione è esclusa. Una parte consistente della società ha grandi difficoltà a barcamenarsi con un pc.
In rete si dice che chiunque abbia diritto di espressione.
Certo, ma il problema è: chi legge un sito non indicizzato? Solito discorso, o hai i soldi e acquisti traffico oppure il tuo spazio web equivale ad una
scritta su un muro in una via terziaria di un quartiere di periferia. In pochi la noteranno! Il diritto d’espressione ce l’hai (come ce l’hai nella vita reale al bar, in strada o con gli amici) e magari anche visibilità se scrivi quello che fa piacere al proprietario del sito, venendo citato, linkato e messo in evidenza; se scrivi qualcosa di scomodo, il tuo commento resta in fondo alla pagina e sprofonda nella miriade di altri interventi con ben poche letture.
Ci risiamo ancora una volta: la rete in fin dei conti è un mezzo attraverso il quale comunicare, manipolare, informare e non è diverso dagli altri mezzi nella sostanza, ma con una grande differenza meramente estetica: puoi pubblicare contenuti visibili al mondo intero, peccato che saranno in pochi del mondo intero ad accorgersi della tua pagina web sempre che tu non disponga di importanti risorse economiche. Ci risiamo, l’illusione è servita: basta non crederci troppo.
LA SCUOLA DELLO STILE ITALIANO
È nata la“SCUOLA DELLO STILE ITALIANO”
Martedì 4 giugno 2013, presso l’Istituto Statale “Bonaldo Stringher” di Udine, è stato presentato l’innovativo percorso formativo e progettuale denominato: “Scuola dello Stile Italiano”
Capofila del programma è l’associazione “Missione Friuli Venezia Giulia”, che agisce nell’ambito del principio di sussidiarietà (sancito dall’Art. 118 della Costituzione Italiana), assieme agli Istituti“Stringher” (Food & Hôtellerie) e “Marinoni” (Sezione Legno) di Udine e con la compartecipazione del Club UNESCO Udine e della Presidenza del Consiglio Regionale FVG. I due istituti (Stringher e Marinoni) saranno la sede dei corsi, come si evince dalla
convenzione stipulata e il piano di lavoro verterà, oltre che su basi teoriche, anche e soprattutto su specifici progetti riguardanti il brand del “Made in Italy” con particolare riguardo ai prodotti di“Stile” e di “Design”, volti alla internazionalizzazione della “Azienda Italia”. Nello specifico, al fine di divulgare questo brand vivamente connotativo, nell’ambito di
un’Economia della Conoscenza, verranno utilizzati, oltre agli strumenti delle Scienze della Comunicazione (new media, processi cognitivi, semiotica generativa, ecc.), anche metodologie altamente innovative, quali quelle del marketing cognitivo, presentate a Bratislava (ARSA Conference, Bratislava University, 3-7 dicembre 2012), quelle dell’Ergonomia olistica, presentate
a Kazan’ (СЛЭО Conference, Kazan’ State Technological University, Kazan’, Tatarstan, 21-23 Marzo, 2013) e quelle del modello AUAF della comunicazione, presentate a Parigi (AES 108th.Convention, 19-22 Febbraio 2000) Tre sono gli obiettivi che s’intendono perseguire con questo progetto:
1. favorire l’occupazione creando nuove opportunità di lavoro, facendo comprendere che le attività del XXI secolo sono volte più alla mobilità ed alla flessibilità, che non alla staticità.
2. sostenere le micro, piccole e medie imprese, formando operatori in grado di rendere
appetibili i loro prodotti, utilizzando all’uopo le tecnologie per l’informazione e la comunicazione, l’ergonomia applicata, il design, il restyling, ecc., sviluppando anche progetti per loro conto. Basilari saranno gli interscambi “scuola-lavoro” nell’ambito dei principi dettati dalla recente riforma ministeriale.
3. facilitare l’internazionalizzazione delle PMI, che non dispongono delle risorse e degli strumenti necessari per avventurarsi nella globalizzazione dei mercati. A tal fine si ricercheranno sinergie con gli enti locali e nazionali per promuovere tale attività.Unitamente al “lancio” della Scuola, al fine di dimostrare sin da subito la sua valenza “pratica”, è stato esposto anche il primo progetto denominato WOOD&FOOD
INFO: ItalianDesignSchool@live.com
Insulti al ministro Kyenge, per Calderoli non ci sono paragoni
Il vicepresidente del Senato Calderoli ci ha fatto sapere che, quando vede la ministra Kyenge, pensa ad un orango. Noi, invece, quando vediamo lui, pensiamo solo a Calderoli, il che è molto peggio. Questo signore, infatti, ha contribuito ad ideare la legge elettorale truffa, non contento l’ha chiamato Porcellum, anche in questo caso, l’animale evocato era meglio di lui.
Di Calderoli si ricorda anche una esibizione televisiva con tanto di maglietta anti islamica, la mostrò fiero, ne seguirono incidenti, l’Italia si dovette scusare. Questa volta non bastano le scuse, questa volta si deve dimettere o va dimesso. Se e quando si ripresenterà per presiedere una seduta del Senato, spetterà a tutti gli altri lasciarlo solo circondato da un manipolo di razzisti come lui.
Per troppo tempo espressioni come quella rivolta alla ministra Kyenge, (e attraverso Lei a milioni e milioni di esseri umani) sono state derubricate a battute, ad eccessi verbali tipici del leghismo, e così queste infamie sono entrare a far parte del linguaggio comune, sono state sdoganate.
In ogni caso, animale per animale, l’unico paragone possibile per questo signore è quello con il verme, naturalmente con rispetto parlando per i vermi, quelli veri ovviamente.Per questa ragione così come abbiamo fatto per le frasi razziste pronunciate da Borghezio, allo stesso modo raccogliamo le firme, e vi invitiamo a firmare, per chiedere le dimissioni immediate di Calderoli.